Anno di creazione | 2019 |
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Dimensioni | 70 L × 50 A × 40 P cm |
Tipi di arte | pittura |
Stile | astrattismo |
Genere | mitologico |
Materiali | acrilico, tela |
Metodo di imballaggio | іmballaggio in cartone |
L'opera esplora l'idea che le emozioni, proprio come le costanti matematiche, hanno una loro logica e un loro ritmo intrinseci. Attraverso questa sinfonia di colori e motivi, invita gli spettatori a considerare come la natura precisa, ma imprevedibile, delle nostre esperienze emotive possa essere compresa attraverso una miscela di intuizione e razionalità.
La mia ricerca artistica è un'odissea attraverso le forme spirituali che tessono l'arazzo della civiltà contemporanea. Ogni tratto sulla tela è un sussurro, un riflesso sfumato dell'intricata interazione tra il tangibile e l'intangibile. È una narrazione che si sviluppa in sfumature e sfumature, trascendendo i confini della percezione convenzionale. Come curatore di narrazioni spirituali, approfondisco le dimensioni invisibili della nostra esistenza, catturando l'essenza dell'intangibile in forma tangibile. Attraverso la mia arte, invito lo spettatore a intraprendere un viaggio di introspezione, per navigare nel labirinto della coscienza. Nella fusione di pigmenti e passione, il mio lavoro cerca di evocare la contemplazione e innescare un dialogo sullo spirito in evoluzione dei nostri tempi. È un inno alle sottili sfumature della nostra comune umanità, una sinfonia visiva che risuona con gli echi della nostra anima collettiva. I miei dipinti non sono semplicemente composizioni; sono portali, che invitano lo spettatore a trascendere il superficiale e approfondire il profondo. In questa narrazione in continua evoluzione della mia odissea artistica, aspiro a creare un'armonia risonante tra il visto e l'invisibile, il materiale e l'etereo. Attraverso il caleidoscopio di forme spirituali, la mia arte ti invita a percorrere i corridoi della tua coscienza e a scoprire la profonda bellezza che risiede nel cuore della nostra esistenza. L'arte, nella sua forma più pura, esiste per il bene dell'arte stessa. Padroneggia il suo linguaggio o scegli di intraprendere un viaggio di espressione personale che è unicamente tuo: diventa arte tu stesso. Nell’intricata danza tra il regno virtuale e quello fisico, il sabotaggio del sé serve ad ampliare il divario tra queste due dimensioni. La mia esplorazione artistica approfondisce l'enigma del movimento libero e insensato: un'esplorazione senza restrizioni che mette in discussione le componenti stesse della libertà nei processi creativi. Cosa costituisce l’essenza dei processi liberi? È la liberazione nel movimento, la libertà di pensiero o la potente fusione di entrambi? Integrare la libertà di movimento e l'insensatezza nel processo creativo diventa un delicato equilibrio: un'ampia comprensione del tutto pur mantenendo la chiarezza sulla narrazione che si svolge nell'interazione con il mondo. Ho scoperto che l'integrazione del movimento libero trova la sua risonanza attraverso l'intelligenza muscolare. Allenare il corpo a muoversi in sincronia con l'interazione senza mente diventa una chiave, sebbene la mente rimanga un orchestratore fondamentale in questa sinfonia artistica. L'apice del mio viaggio spirituale si è materializzato nella capacità di attraversare spazi del passato pur esistendo pienamente nel presente. Avendo sperimentato la presenza simultanea in due cornici temporali, affermo che la presenza è l'unico soggetto degno della nostra responsabilità. Fa nascere il passato e modella il futuro. Al risveglio alla coscienza, ho giurato di amare i sentimenti che accompagnano l'apprendimento, la più preziosa di tutte le emozioni. Osservare se stessi durante l’acquisizione di nuove conoscenze, riconoscere l’intricato arazzo di emozioni e coltivare una mentalità di crescita diventa fondamentale. In sostanza, il nostro scopo su questa terra è distillato in queste esperienze. Sostengo la liberazione dal malessere sociale che disumanizza. Confronta l'essenza dell'essere dentro e oltre il pensiero. Contempla il linguaggio primordiale del pensiero prima dell'acquisizione della lingua parlata. In questa introspezione risiede l’antidoto ai disturbi disumanizzanti che affliggono la nostra cultura sociale. Alla fine, la mia arte non è solo una manifestazione visiva; è un manifesto per rivendicare l'autenticità dell'esistenza umana, trascendendo i confini del tempo e abbracciando la profonda responsabilità della presenza.