Francesco Fatatis

Lo so, è importante esporre una vita piena di avventure artistiche, perché i quadri si vendono meglio, eppure un acquirente paga per un quadro. Protagonista della vendita è l'immagine, non l'autore, ovviamente l'arte della Serie A funziona al contrario: l'artista non vende l'immagine. Con questo non voglio dire che l'arte, di noi pittori di serie B, sia insignificante, forse mi sento a disagio a dover scrivere qualcosa su di me, può non avere fama di trasformarsi in una persona interessante, sì, può essere per questa ragione. Comunque posso dire qualcosa di me. Uso la pittura per fare una sorta di sfida tra l'osservatore e l'osservato, mi spiego meglio. L'osservatore osserva il quadro e vede il soggetto generale, che può essere un nudo, una natura morta, un paesaggio, ma può capitare che il soggetto si trasformi improvvisamente. L'immagine gira e vedi qualcos'altro. Questo succede in quasi tutti i miei quadri. Ogni immagine ha un titolo. Ad esempio un quadro intitolato "la pera sul tavolo", lo guardi e vedi un cammello nel deserto. Allora inizia a chiederti se l'autore del dipinto ha sbagliato a scrivere il titolo, ma leggendo la descrizione vedi che è proprio così. Quindi inizia a indagare sull'immagine cercando un probabile cammello nel deserto. Quello che vedi corrisponde solo a quello che vuoi vedere, non a quello che effettivamente è. Questo è il messaggio dei miei dipinti. Un saluto.

Una volta ho vinto un concorso di pittura a Portorecanati, primo tra 90 pittori incalzati. Non mi è mai importato di questa vittoria, l'ho fatto per i soldi, hai vinto un bel premio in denaro. Chiaramente ho partecipato a molte mostre di pittura, sperando di vendere i miei quadri, solo che il pubblico non superava le due o tre unità. Potrei riempire questa pagina di mostre a cui ho partecipato, ma me ne vergogno. Sì, mi vergogno. Un saluto dal profondo della vergogna.

Cosa posso dire! Sono in pensione, quindi ho un passato abbastanza lungo dove cercare un titolo accademico, un diploma, un corso particolare, qualcosa che dimostri che i miei quadri hanno una radice certa e certificata da una commissione competente. Cerca, cerca, cerca... non riesco a trovare niente. Forse non è il mio giorno fortunato! Fortuna a parte, questo è il problema dell'artista senza uno sguardo culturale da esibire nel curriculum che devi compilare, altrimenti la qualità delle tue opere scende al minimo consentito dalla ragione umana. Potrei mentire, quindi cosa noteresti? Qualcuno avrebbe il coraggio, il tempo, la voglia, la necessità, l'ansia di verificare i titoli? No. Non mentirò. Non ho titoli.