Anno di creazione | 2019 |
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Dimensioni | 42 L × 43 A × 5 P cm |
Tipi di arte | scultura |
Stile | moderno |
Genere | simbolico |
Materiali | Tecnica mista |
I materiali che la Meir utilizza nelle sue opere non sono dei più raffinati e per questo viene definita un'artista di “arte povera”. A volte descrive il suo lavoro come chi si occupa di alchimia - il lavoro si sviluppa come in un laboratorio sperimentale con tecniche e materiali diversi. Dice: “a volte il processo del lavoro artistico è una sorta di puzzle che richiede di riempire tutti i quadrati vuoti”. Alcuni dei suoi lavori si concentrano sulle donne e incorporano critiche e proteste culturali. Meir ha opinioni forti sul riciclaggio e sulla protezione dell'ambiente che è rappresentata nelle sue opere dall'uso di materiali e forme. Nel suo lavoro reagisce all'arte contemporanea che dialoga con l'ecosistema, i rifiuti, e cerca anche mondi diversi. Le sue opere sono composte da strati su strati colorati che quando li guardiamo diventa chiaro che il cumulo di rifiuti che ha scelto non è casuale. In realtà diventa un colorato caleidoscopio di utopia. Jaffa Meir è un artista poliedrico e autodidatta che lavora in pittura, scultura, fotografia, design di prodotti, tappeti e mobili, pittura su tessuto e computer grafica. La composizione strutturale di alcune delle opere è influenzata anche dai suoi molti anni di lavoro nello studio degli architetti. Meir ha anche lavorato allo sviluppo di idee nel campo degli ecosistemi e del riciclaggio per fabbriche come Coca Cola, e durante questo processo ha avuto idee per la progettazione di parchi e spazi di gioco pubblici utilizzando prodotti di scarto industriale.