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Moderno Impressionismo fotografico Fotografia "Serie Materia - Comp. numero 33" fotografo Alessandro Idini
Fotografia «Serie Materia - Comp. numero 33» - Alessandro Idini
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Serie Materia - Comp. numero 33 — photography
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Serie Materia - Comp. numero 33

Foto originale, 30×30 cm, 2024
1.510 €EUR
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Numero di copie in edizione limitata: 30
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Caratteristiche della fotografia “Serie Materia - Comp. numero 33”

Anno di creazione2024
Dimensioni30 L × 30 A × 3 P   cm
Tipi di artefotografia
Stilemoderno
Genereimpressionismo fotografico
Inquadratural'opera viene venduta con cornice
Metodo di imballaggioіmballaggio in cartone
Parole chiave
schizzodisegnoLampadario a bracciapparecchio di illuminazionerappresentazioneapparecchioFino aprogettazionegraficafioredecorativiflorealecreativoGermoglioornamento

Descrizione dell'opera “Serie Materia - Comp. numero 33”

Questa opera è una stampa Hahnemühle Fine Art Baryta creata nel 2024. Incorniciata con passepartout e vetro museale, è numerata e firmata dall'artista Alessandro Idini. Ogni stampa è accompagnata da un Certificato di Autenticità. La serie Materia esplora l'astrazione in fotografia, utilizzando materiali in vari stati per esprimere potenza e forme indeterminate.

Informazioni sull'artista

Nato a Nuoro nel 1961, appassionato di fotografia fin da ragazzo, completa gli studi a Milano, presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove si laurea a pieni voti nel 1986 con una tesi sull’evoluzione del ritratto fotografico dai primi del novecento fino agli anni ‘80. Durante l’ultimo anno del corso di studi inizia a lavorare come fotografo nel campo della moda e realizza servizi editoriali per riviste di “Bellezza”, piccole campagne pubblicitarie di stilisti allora emergenti e i ritratti fotografici degli artisti contemporanei milanesi; in seguito alla laurea decide di trasferirsi a Parigi dove però il contrasto tra i troppi compromessi del mondo della moda e la propria indole estranea lo porta ad abbandonare questo mondo. In seguito, dopo essersi dedicato per molti anni al giornalismo e alla fotografia outdoors, all’alba del nuovo millennio inizia a dedicarsi alla fotografia fine art, da lui stesso definita come “la possibilità di lavorare prescindendo dal concetto di commissione". Con la serie fotografica Flowers nei primi anni 10 di questo secolo, ripresa in studio e in grande formato analogico, ottiene il riconoscimento internazionale di diverse riviste d’arte e di alcuni collezionisti di opere fotografiche stampate con la tecnica del platino-palladio. Successivamente, dopo una serie sul paesaggio urbano, si dedica totalmente alla ricerca dell’estetica informale; nascono così le serie Fragments, Ekpýrosis e Phaos, caratterizzate dalla ricerca dell’astrazione dell’oggetto quotidiano, con la sua de-contestualizzazione e distruzione fino alla sua rinascita in una nuova immagine. Ma è con la serie Materia che la ricerca sul concetto di percezione informale in fotografia trova la sintesi ideale del connubio tra le possibilità espressive della forma e il mezzo meccanico di ripresa, dove lo scontro tra fluidi di diversa densità e colore crea forme estremamente fugaci che danno vita a composizioni che durano solo per un istante, per poi scomparire nella materia stessa.

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