Anno di creazione | 2024 |
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Dimensioni | 30 L × 40 A × 2 P cm |
Tipi di arte | pittura |
Stile | arte concettuale |
Genere | ritratto |
Materiali | acrilico, tela |
Metodo di imballaggio | іmballaggio in cartone |
In questa sorprendente opera di Bê Ferreira/Roberta Santana, la complessità dell'identità femminile è squisitamente catturata attraverso colori vibranti e l'uso dinamico di sfumature acriliche. "Half of Me" si presenta non solo come una composizione visiva, ma come una profonda esplorazione emotiva delle "metà disuguali" che le donne di tutto il mondo sperimentano. La maschera, elemento sia di travestimento che di rivelazione, simboleggia la costante tensione tra l'io interiore e l'immagine proiettata all'esterno. Con una ricca tavolozza di colori e dettagli intricati, quest'opera invita al dialogo sulla rappresentazione delle donne nell'arte e nella società, distinguendosi come un'opera d'arte concettuale che trascende la semplice decorazione per diventare un potente commento sociale.
Nato a Campinas, San Paolo. Ha vissuto la fine della sua infanzia ad Aracaju, nello Stato di Sergipe. Dedicata alla rilegatura manuale di libri artistici, impaginati e dipinti. Fin da piccolo si interessa al mondo dell'arte, ispirato dalla madre. Ha studiato Design e Filosofia, dove ha acquisito un senso estetico e critico di ciò che cercava di sviluppare, soprattutto, nei suoi compiti artistici. Vive a Paraty/RJ dal 2020, ha scoperto alcune storie raccontate dai suoi abitanti e si è interessato alla famigerata storia orale delle donne di Rua do Fogo. La storia o la storia delle donne di questa strada è piena di controversie... queste sono le oralità pronunciate da guide, anziani e altre cosiddette caiçaras. Alcuni sostengono che ci fossero dei bordelli in questa bella strada, altri dicono che il Foro della città era in realtà il vecchio bordello e che ci sono documenti nel municipio di Paraty che provano la sua occupazione come bordello in epoca coloniale. Rua do Fogo era una strada a luci rosse, attiva durante il periodo dell'allora famigerato Caminho do Ouro. La confluenza tra mandriani e marinai “riforniva” questo “mercato”. “Questo era il modo di onorare e pensare a tutte le donne che avevano nella prostituzione un mezzo di sopravvivenza… quelli del passato, che si sono fatti strada per le strade di Paraty, per le strade del Brasile e per le strade del mondo. Quelli che sono ancora nei vicoli e nei vicoli e quelli che devono ancora venire… per libera scelta, corrotti nella loro infanzia o vittime della tratta”. I dipinti chiedono: chi erano?! Da dove provengono?! Quali erano i tuoi sogni?! Chi sono i tuoi figli?! C'è un silenzio e un sogno che urla nel petto delle ragazze che sono nel mercato della prostituzione. Ma siamo troppo insensibili poter sentire.