Oasis of pristine

Il colore brillante di questo dipinto ricorda i Fauves e Gauguin. Ma non è espressivo, bensì calmo e decorativo. Fa davvero molto caldo alle latitudini tropicali, ma gli aborigeni locali ci sono abituati. Questo è il loro habitat naturale. Vivono qui le loro vite, fanno progetti e vanno nel mondo dei loro antenati. L'artista ha cercato di sentirsi come un africano, distorcendo deliberatamente i contorni plastici degli alberi e di altri elementi del paesaggio, semplificando l'anatomia della figura umana. Voleva ottenere una visione diretta del mondo da un nativo africano, non corrotto dalla tecnocrazia dei paesi civili. La mancanza di prospettiva lineare e razionalità equilibrata, il senso di fretta e precisione digitale gli sembravano le uniche tecniche disponibili con cui si poteva ottenere questo effetto. E vediamo quattro persone che si sono incontrate per caso nella giungla. Conducono un dialogo silenzioso tra loro, come se possedessero il dono della telepatia.