Anno di creazione | 2018 |
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Dimensioni | 92 L × 120 A × 4 P cm |
Tipi di arte | pittura |
Stile | arte figurativa |
Genere | genere |
Materiali | acrilico |
Quest'opera è la parte sinistra del Trittico "Promise of Pan", ispirata da una fotografia che ho scattato lavorando con bambini rifugiati di guerra appena arrivati, di un ragazzo svedese (foto a destra) e di un ragazzo iracheno rifugiato di guerra (foto a sinistra) che sono arrivati in Svezia e la difficoltà di integrarsi in una nuova cultura. Il loro nudo/nudità riflette vulnerabilità, frustrazione e innocenza perduta. Lavorato a carboncino, ombreggiato, la crudezza terrena, esprimendo la loro nudità sfruttatrice, l'acrilico e la leggera colorazione dello sfondo pastello giustappongono la loro cupa esistenza, divisa dalla sottile linea rossa della verità, il bisogno/mancanza di una vera iniziazione. Con le formiche che entrano ed escono dall'ombra del ragazzo iracheno impunemente, entrambe murate nella propria eredità culturale.
Marius è un artista che lavora nell'industria del cinema e delle arti come scrittore, regista, produttore, direttore della fotografia e artista di pittura visiva, ha lavorato come consulente/facilitatore di traumi artistici, con famiglie di rifugiati/veterani di guerra, conferenziere e ha pubblicato il libro autobiografico “DIETRO IL LINES OF THE MIND-guarire le cicatrici mentali della guerra” nel 2009. "Il mio lavoro, spesso ispirato all'infanzia e all'esperienza di guerra, è incentrato su un tema centrale "il dilemma umano/la macchia umana". iniziazione, lo sforzo della pittura su tela non trattata e carta grezza, in una tavolozza luminosa di forme e colori a volte fluidi e distorti stratificati, in contrasto con forme e colori a volte dritti e più armoniosi, rafforzati da un potente messaggio di immagine e da un'energia fuori luogo. a volte uso i miei film e le mie fotografie per guidare ulteriori video-immagini in proiezioni in camera oscura, in combinazione con la pittura di supporto e il suono, l'esperienza ravvicinata-sensazione-visione-isolata e vincolante”... Noi, in quanto artisti, dobbiamo, specchio della società, avere la responsabilità, in tutto ciò che facciamo, di lavorare costantemente contro l'oppressione, la discriminazione e la guerra.