Anno di creazione | 2018 |
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Dimensioni | 80 L × 185 A × 5 P cm |
Tipi di arte | pittura |
Stile | arte moderna |
Genere | nudo |
Materiali | acrilico, legno |
Il dipinto-cavalletto è un dipinto amato dal cavalletto e non vuole separarsene. Questo lavoro può stare sul pavimento o appendere al muro. “Shades” 50x50, 50x50, tela, acrilico, cavalletto 80x185, legno, acrilico.
Biografia Esiste una teoria secondo cui il Creatore (cioè Dio), crea costantemente l'universo per timore che scompaia. Sono molto favorevole a questo, dal momento che la mia fotografia, lo capisco, è un tentativo di creare il mio universo. Già al liceo ho iniziato a fotografare e ho imparato il processo fotografico "umido"; questa magica reincarnazione e lo sviluppo di immagini su carta bianca mi affascinano ancora. Durante i miei studi al Politecnico di Kiev (laureando in poligrafia), avevo imparato a realizzare le mie idee utilizzando la tecnologia informatica. Tuttavia, continuo a credere che la fotografia abbia un'anima e non puoi accedervi semplicemente premendo la manopola. Dal 1998 al 2003 ho lavorato come giornalista e ho dedicato il mio tempo a coprire gli eventi politici ed economici del mio paese. Poi, in qualche modo, ho capito che mi annoiava fotografare le stesse persone, se indossavano cravatte diverse, e sono passato rapidamente alla fotografia di moda. Questo tipo di lavoro mi ha attirato con la possibilità di creare la mia realtà. Dal 2003 collaboro con la rivista “Natali”. Lì, ho iniziato a dare il via ai miei progetti, ispirata dalla Femminilità come fondamento principale della Vita. Sono sempre stato desideroso di conoscere un guidatore intimo - da dove? Come? Perché? Volevo solo penetrare nella sfera più intima, per cogliere l'essenza della femminilità. Eppure, penetrare non con una violenza ma con un invito. Così ho lanciato il progetto TAZIK (“tazik” significa “bacino” in russo, bacino e stivali di gomma, mentre gli stivali simboleggiavano la protezione delle donne dai fattori esterni ostili. O il progetto Female Trouble, dove ho girato tutto l'anno, con una sola modella nei vari bagni. Cioè, presumo, è l'unico posto dove una donna (quasi sempre)))) rimane sola, alla pari con i suoi pensieri, problemi, idee creative comprese... Il momento decisivo sono stati progetti come «Kiev. La mia Kiev», «Berlino sempre moderna e sexy», «Origine veneziana», «Donne adorabili» Combinando il femminile e l'architettonico, ho proiettato la proiezione del corpo nudo sull'immagine della città, con una successiva aggiunta di pittura a colori acrilici. A poco a poco, ho iniziato a sperimentare di più in diversi stili di pittura, rifiutando sempre più di usare la fotografia come inizio della trama e lavorando esclusivamente con pennello e vernice.