Anno di creazione | 2019 |
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Dimensioni | 40 L × 40 A × 4 P cm |
Tipi di arte | pittura |
Stile | arte moderna |
Genere | interno |
Materiali | tecnica mista, tela |
Questa opera è un polimaterico su tela. Stucco, pezzi di vetro rotti e acrilico.
L'artista nasce come danzatore, e quella per la pittura diventerà una passione consolidata molto più tardi, solo a partire dal 2017. La necessità di esplorare nuovi orizzonti artistici lo porterà, nel giro di un paio d'anni, a varcare i confini della danza e del territorio nell'universo della pittura. La sua produzione comincia ad infittirsi, nonostante il poco tempo a sua disposizione dal suo primo lavoro, e il suo stile inizia a delinearsi sempre più chiaramente. Il giovane infatti decide di abbandonare subito quelle che sono le tecniche tradizionali per abbracciare un linguaggio ibrido e del tutto personale, risultato, potremmo dire, di una commistione di stili completamente diversi e antitetici; questa sintesi lo porta alla realizzazione di immagini semplici e lineari, ma allo stesso tempo di immenso impatto emotivo. Il suo stile, un po' come la sua personalità, non è facilmente delineabile. Se da un lato l'amore per la forma, la proporzione, l'armonia e il classicismo lo ha portato ad avvicinarsi ai più grandi autori rinascimentali e all'arte antica, di cui la sua Terra è stata la culla, dall'altro risiede in lui uno spirito dionisiaco in più, quella sorta di caos creativo che lo fa oscillare dalle più pure speculazioni astratte sul colore, alla continua sperimentazione di nuovi materiali, trasformando alcune opere in vere e proprie strutture polimateriche. Spesso il suo incessante istinto distruttivo lo porta a sfigurare le sue tele con squarci, buchi, tagli e bruciature; altre volte queste due componenti antitetiche convergono nella stessa opera creando quel dualismo estetico dal forte impatto emotivo che rappresenta una delle caratteristiche più affascinanti di questo eccentrico artista emergente.