Meditazione al canto della cascata

Natalya Papiyanc, Ucraina

Volevo disegnare fin dall'infanzia, ma... C'era molto ma non abbastanza tempo libero. E la creatività richiede tempo. Poi l'ho usato maldestramente, ma ora lo apprezzo davvero tanto, me ne prendo cura e cerco di sfruttare ogni occasione per fare tutto e anche di più. Risparmio avidamente il mio tempo e creo. Questa è un'immersione, quando è impossibile contare i minuti, la realtà parte da sotto i piedi e arriva la sensazione di risveglio della bambina che è dentro. In questi momenti sono così felice. Felice in modi diversi: o con un tripudio di colori e un'energia potente, o con un rotolo di mezzitoni tutto d'un fiato, o in un'estasi indescrivibile con gli occhi semichiusi. Creo... A volte mi sembra di sentire, sentire il colore... Oggi voglio dipingere con il giallo, ma ieri avevo bisogno del bianco. Una settimana fa era rosso e mi ribolliva ancora dentro. Le vernici entrano in me per via endovenosa. Magari attraverso la pelle... Del resto mi piace molto disegnare, rifinire i dettagli, con le dita. Realizzo le mie opere su compensato utilizzando la tecnica dell'invecchiamento. Spesso aggiungo elementi volumetrici. Quindi le immagini diventano "più gustose". Fondamentalmente, questa è un'astrazione, quindi c'è aria, spazio per il pensiero e l'immaginazione. Non mi nascondo, cerco molto, mi ispiro, passo attraverso me stesso e, applicando la mia visione e tecnica, creo. Non sono un artista, creo e basta....